Scrivere in maniera inclusiva significa produrre contenuti in grado di abbracciare le diversità. Riuscire a far sentire le persone pienamente coinvolte in ciò che leggono sta acquisendo sempre più importanza anche per il raggiungimento degli obiettivi di business.
Acquisteresti mai un prodotto di un brand che comunica messaggi offensivi o comunque poco rispettosi, anche sottintesi, verso chi sei o qualcosa in cui credi? Probabilmente no, anzi sicuramente non lo sceglieresti e cercheresti delle alternative. Lo stesso fanno i tuoi utenti.
Per questo motivo è sempre più importante creare contenuti che siano inclusivi. Perché e come fare? Vediamo tre aspetti su cui già puoi intervenire per testi più inclusivi.
Perché è importante adottare una scrittura inclusiva?
Tutte le volte in cui comunichi c’è qualcuno che legge il tuo messaggio. Se chi si imbatte nei tuoi contenuti non si sente incluso o, peggio, si sente offeso da essi, probabilmente finirà per ignorarli o per risponderti con un feedback negativo.
Per prima cosa, scrivere in modo inclusivo significa interrogarsi riguardo a chi c’è dall’altra parte dello schermo. Spoiler: ci sono delle persone in carne e ossa!
Oltre a non considerare più come un “generico utente” chi riceve il messaggio, è necessario focalizzarsi anche su un altro fattore chiave: ogni essere umano è diverso. Non solo dal punto di vista estetico ma, anche e soprattutto, per le emozioni, per i valori e per le scelte di vita.
Nel momento in cui scrivi un contenuto, tieni a mente il fattore diversità: ogni persona che naviga il tuo sito web, che visita i tuoi profili social o riceve la tua newsletter ha una propria identità.
Curare le parole che usi affinché siano rispettose è il primo passo per far sì che il messaggio arrivi a destinazione evitando di suscitare sentimenti negativi verso il tuo brand o prodotto.
Scrittura inclusiva e UX: tre aspetti dove migliorare subito
L’italiano è una lingua flessiva, questo significa che, rispetto ad altre lingue, le desinenze delle parole contengono al loro interno genere e numero. Oltre ciò, quando ci si riferisce a
una moltitudine di genere misto, è in uso il ricorso al maschile sovraesteso, ovvero il riferimento al solo genere maschile.
Alcune persone potrebbero non sentirsi incluse in frasi formulate al maschile, soprattutto se consideri che il tuo pubblico è composto anche da donne, ma non solo! L’esistenza di diverse identità di genere, che superano la dicotomia uomo/donna, è una tematica non più ignorabile.
Le parole giuste sono in grado di migliorare notevolmente la UX (User Experience) del tuo sito e incrementare il coinvolgimento delle persone. Vediamo tre aspetti su cui intervenire subito per iniziare a rendere più inclusivi i tuoi contenuti.
1. Thank You Page
Dopo aver compilato il form di contatto del tuo sito web, chi naviga probabilmente atterrerà in una Thank You Page (TYP), una pagina dove ringrazi per aver contattato la tua azienda, assicurando una risposta in tempi brevi.
Tra le possibili frasi che si possono trovare in questa pagina ci sono spesso indicazioni come “Verrai ricontattato dal nostro team” o “Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter”, nel caso di una TYP successiva all’iscrizione alla newsletter. Tutti riferimenti al maschile.
Se rileggendo ora la tua TYP trovi dei riferimenti al maschile, puoi risolvere questo inconveniente rivedendo le frasi. Potresti valutare di scrivere formule più inclusive come: “Il nostro team ti ricontatterà a breve” o “Grazie per l’iscrizione alla nostra newsletter”. In questo modo, non fai riferimento ad alcun genere.
2. Welcome email
Chi naviga il tuo sito potrebbe interessarsi ai tuoi prodotti e servizi e decidere di iscriversi alla tua newsletter per ricevere news e aggiornamenti. Dopo aver lasciato l’indirizzo email, generalmente nella casella di posta arriva una welcome email per dare il benvenuto all’interno della community.
Molto frequentemente queste email iniziano con “Benvenuto X”, “Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter” o presentano messaggi di conferma come “Sei ufficialmente iscritto alla nostra newsletter!”. Di nuovo, tutti riferimenti al maschile.
Questa tipologia di messaggi non rispetta le diverse identità di genere, se non il genere maschile. Se la tua welcome email è formulata in questo modo, potresti rivederla ricorrendo a frasi più inclusive come “Ti diamo il benvenuto” e “Fai ufficialmente parte della nostra community!”, ovviamente da scegliere e adattare caso per caso, in base al tone of voice del tuo brand.
3. Profilazione e genere
Un’altra questione importante riguarda la profilazione, ovvero i dati che chiedi nel momento di iscrizione al sito o nel form di contatto. Tra queste informazioni, di norma, viene inserito anche il genere.
Innanzitutto, è buona norma chiedere questo dato solo quando è necessario per motivi di segmentazione e per attività di marketing. Non inserirlo solo per riempire il form, se il genere non è un dato importante per te non chiederlo.
Inoltre, sta diventando sempre più sentita la presenza di opzioni che riescano ad andare oltre alla dicotomia uomo/donna. Il superamento del binarismo di genere è una questione che sta diventando di primaria importanza: prevedi una terza opzione, anzi, anche di più se possibile.
Scriviamo per te i contenuti giusti
Il messaggio veicolato da ogni contenuto, che sia trasmetto attraverso il sito web, i social network, le newsletter o altri canali di comunicazione, deve essere rispettoso verso chi lo leggerà. Le parole possiedono un potere incredibile: il miglioramento dell’Esperienza Utente passa attraverso la scelta delle parole giuste. Scopri cosa possiamo scrivere per te, leggi di più sul nostro servizio di Content Creation.